immagine di copertina con bambini con sciarpe che guardano in camera. Foto in bianco e nero di Marcello Carrozzo

Ciclone Idai: aiuta le famiglie in Mozambico

Il Mozambico è stato colpito il 14 e 15 marzo da IDAI, un devastante ciclone tropicale, una delle peggiori catastrofi naturali che hanno colpito l’Africa in questi ultimi anni. Oltre al bilancio delle vittime, i danni sono stati impressionanti anche nel settore sanitario, strategico per la cura e la sopravvivenza della popolazione.

Paulo Hansine, rappresentante AIFO a Manica, riporta dalla città di Chimoio, capitale della provincia di Manica che la popolazione, senza casa, è alloggiata nelle chiese e nelle scuole poco danneggiate. Continua ad essere difficilissimo raggiungere le comunità isolate. Mancano alimenti e prodotti di prima necessità, manca acqua potabile ed è praticamente certo il prossimo arrivo di epidemie di colera. Ospedali e centri sanitari sono senza energia elettrica, medicamenti, acqua potabile.

Giovedì 25 Aprile il Mozambico è stato colpito da un secondo ciclone, chiamato Kenneth, che mette in pericolo 1.400.000 bimbi, 368.000 a rischio e potenzialmente bisognosi di sostegno umanitario salvavita e conta già 5 morti. Il ciclone Kenneth è arrivato giovedì nella provincia di Cabo Delgado, al nord del Mozambico, come tempesta di categoria 4. I meteorologi avvertono che potrebbe continuare a piovere per giorni, con le aree colpite a rischio di forti inondazioni e frane. Anche lo sfollamento preoccupa, poiché Kenneth ha distrutto fino al 90% delle abitazioni in alcuni villaggi.

RICOSTRUZIONE DEL SETTORE SANITARIO

AIFO interverrà nelle aree colpite nella provincia di Manica, nel centro del paese al confine con lo Zimbabwe, nella quale è presente da anni. Qui oggi gestisce il progetto “Ben-Essere. Percorsi integrati per la salute e lo sviluppo rurale in Mozambico”, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, percorsi integrati per la difesa della salute e per l’aiuto allo sviluppo agricolo.

L’intervento si concentrerà, sulla base delle specifiche richieste della autorità sanitarie locali, nelle zone più fortemente colpite della città di Chimoio e delle aree di Dombe e Matarara, che includono oltre 56.000 abitanti.
Oltre all’aiuto specifico ai Centri di accoglienza per oltre 1.300 famiglie, saranno pianificate, sempre in collaborazione con le autorità sanitarie provinciali, attività di assistenza sanitaria e di recupero delle strutture locali.

In particolare si tratterà di assicurare la potabilizzazione dell’acqua, l’acquisto e la distribuzione di medicinali, zanzariere, prodotti alimentari, l’allestimento di campi sanitari d’emergenza e l’installazione di pannelli solari che garantiscano il funzionamento dei frigo per la conservazione dei vaccini. Inoltre, ove possibile, saranno ricostruiti i tetti dei Centri di salute,delle case di assistenza a donne in maternità e delle abitazioni del personale sanitario andati distrutti.

AIFO ed altre OnG dell’Emilia Romagna hanno proposto alla Regione stessa un progetto di aiuto con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle famiglie colpite dal ciclone, nella Provincia di Manica, fornendo kit di emergenza appositamente studiati per le famiglie, e valutati insieme alle controparti locali, così da rispondere alle loro esigenze di base quotidiane: protezione dalle intemperie e dal rischio della malaria, confort domestico, conservazione dell’acqua, alimentazione, accesso a servizi igienici sicuri.

Oltre al progetto regionale AIFO è intervenuta anche autonomamente con fondi propri grazie alle donazioni pervenute dai nostri soci e sostenitori, che hanno risposto al nostro appello inviandoci hanno oltre 22.000 euro.

Paulo Hansine, rappresentante AIFO a Manica, riporta dalla città di Chimoio, capitale della provincia di Manica che la popolazione, senza casa, è alloggiata nelle chiese e nelle scuole poco danneggiate. Continua ad essere difficilissimo raggiungere le comunità isolate. Mancano alimenti e prodotti di prima necessità, manca acqua potabile ed è praticamente certo il prossimo arrivo di epidemie di colera. Ospedali e centri sanitari sono senza energia elettrica, medicamenti, acqua potabile.

Giovedì 25 Aprile il Mozambico è stato colpito da un secondo ciclone, chiamato Kenneth, che mette in pericolo 1.400.000 bimbi, 368.000 a rischio e potenzialmente bisognosi di sostegno umanitario salvavita e conta già 5 morti. Il ciclone Kenneth è arrivato giovedì nella provincia di Cabo Delgado, al nord del Mozambico, come tempesta di categoria 4. I meteorologi avvertono che potrebbe continuare a piovere per giorni, con le aree colpite a rischio di forti inondazioni e frane. Anche lo sfollamento preoccupa, poiché Kenneth ha distrutto fino al 90% delle abitazioni in alcuni villaggi.

COME FARE LA TUA DONAZIONE

Scopri il progetto in collaborazione con UNICEF e Regione Emilia Romagna e continua a supportare la popolazione locale

Nella provincia di Manica, una delle regioni più colpite dal ciclone, AIFO si propone di portare un aiuto al settore sanitario per rispondere ai bisogni della popolazione.

  • 50 dosi per potabilizzare l’acqua 25€
  • Set di zanzariere contro la malaria 60€
  • Acquisto e distribuzione di coperte 80€
  • Acquisto e distribuzione di alimenti 100€
  • Tenda per un campo sanitario di emergenza 200€
  • Riparazione del tetto di un Centro sanitario 300€
  • Pannello solare per ripristinare la catena del freddo (vaccini) 400€

METODI PER LA DONAZIONE

  • Conto corrente postale n. 7484 intestato ad AIFO – Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau – Via Borselli, 4-6 40135 Bologna. Per versamenti sul conto postale con bonifico, codice IBAN: IT 52 D 07601 02400 0000 00007484
  • c/c bancario BANCA POPOLARE ETICA – Filiale di Bologna, codice IBAN: IT 38 P 05018 02400 0000 1441 1441
  • carta di credito American Express, Visa, MasterCard telefonando al n. verde AIFO 800 550303
  • RID – domiciliazione su c/c bancario o banco posta – richiedendo il modulo al n. verde AIFO 800 550303
  • Pagamento periodico bancario SEPA SDD (ex RID) richiedi il modulo al n. verde AIFO 800 550303
  • Sezione “Paga Online” su www.poste.it
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